Il problema degli eventi culturali – Inside Books #25
Riflessioni sul bisogno primario degli esseri umani di sentirsi vicini gli uni agli altri, di creare aggregazione e comunità, anche e soprattutto sul territorio
Quanto è importante per chi legge avere attorno librerie, biblioteche, fiere e altri tipi di eventi culturali? Molti risponderanno: poco. Questo perché le abitudini di lettura sono cambiate nel corso degli anni e ci sembra che tutto sia a portata di click: sia le informazioni – reperibili attraverso questa newsletter, per esempio, o attraverso i social delle case editrici, le recensioni dei magazine culturali ecc. – sia i prodotti stessi, quindi i libri, acquistabili facilmente da Amazon e altri ecommerce, ma anche su Il Libraccio o Ebay, nel caso dell’usato, e persino le biblioteche permettono il prestito digitale.
Eppure, per quanto io sia una fiera sostenitrice della divulgazione online, altrimenti non avrei aperto un canale YouTube oltre dieci anni fa, non posso essere così miope da non riflettere sul bisogno primario degli esseri umani di sentirsi vicini gli uni agli altri, di creare aggregazione e comunità, anche e soprattutto sul territorio. È la base di ogni legame duraturo.
Questo è uno dei tanti motivi che mi hanno spinta a creare un gruppo di lettura in libreria e, più recentemente, a convincermi a partecipare a più eventi in Italia, possibilmente fuori dai soliti centri. Con un’importante premessa: devono avere una certa salienza e rilevanza. Troppo spesso gli eventi culturali sono fatti da amici degli amici, con una prospettiva meramente commerciale, senza valore aggiunto per chi assiste, e si poggiano quasi unicamente sul volontariato, mancando di cura e accortezza. Recente è il post della scrittrice Esperance Hakuzwimana, pubblicata da Einaudi, che denuncia una situazione ridicola per cui su 18 presentazioni del suo libro, il suo nome è stato pronunciato correttamente soltanto 5 volte.
Certo, la critica di Esperance ha al centro il razzismo del nostro paese, ma per me anche la superficialità o la mancanza di professionalità dilagante in questo settore. Non si contano le volte in cui mi sono stati fatti i complimenti da parte di autrici e autori che ho avuto il piacere di presentare in libreria perché “si vede che tu hai letto il libro” e “ne hai parlato con interesse con domande interessantissime”. Lo standard è davvero così basso? Perché si preferisce fare innumerevoli eventi con tre partecipanti, puntando tutto sull’amicizia o sul favore del cugino, dello zio, del fonico mandato dal signor Pino, anziché fare degli investimenti ragionati sui contenuti proposti? Ovviamente, poi, tutto sempre gratis. Perché già è un miracolo se qualcuno si presenta.
Non voglio essere severa perché so perfettamente che uno dei problemi fondanti di questo ambiente è la mancanza di tempo per prepararsi adeguatamente, per formarsi, per conoscere bene il materiale da maneggiare. Le biblioteche, le librerie, le case editrici stesse sono sopraffatte dai contenuti ed è difficile navigare in queste acque. Ma non possiamo arrenderci.
Abitare in un grande polo culturale come Milano (o Roma) è un privilegio. Poter presenziare a grandi eventi che attirano personalità importanti, avere modo di allargare il proprio orizzonte letterario e di incuriosirsi, venendo a contatto facilmente con tante case editrici e con la bibliodiversità del nostro paese e non solo, approfondire e conoscere nuovi classici e nuovi cult sentendo parlare traduttori e traduttrici o editor, tutto questo è importantissimo. E in tante, troppe città non avviene. Scardinare queste logiche è complesso e non m’illudo di poterlo fare. Tuttavia, cominciare a presenziare a eventi in tappe diverse dal solito, coprendo anche il Meridione, è qualcosa che voglio iniziare a fare con più costanza.
Vorrei che questa fosse la nuova evoluzione dei miei progetti. Ne ho parlato in un video recente in cui vi ho anche annunciato il mio definitivo passaggio da dipendente a freelancer, in modo da potermi dedicare con più energia al mio lavoro da content creator e, spero, nel portare in giro i miei amati Mattoni.
A proposito, hai pensato di sostenere questa newsletter e abbonarti per ricevere i contenuti esclusivi sui Mattoni?
So perfettamente che l’organizzazione degli eventi è un lavoro a parte e, di certo, non posso farlo autonomamente. E qui passo la palla a voi. Se avete interesse nell’assistere, nel promuovere o nell’organizzare eventi nella vostra città, chiedete senza paura alla libreria, alla biblioteca o all’associazione culturale del vostro territorio. Che sia a Roma, a Bologna o a Marzamemi o Reggio Calabria. Smuoviamo un po’ le acque e capiamo cosa si possa fare. Io sono qui.
A questo proposito, se hai perso l’incontro su La Storia in libreria, non preoccuparti! Facciamo il bis il 29 marzo a Cesena per un evento totalmente dedicato a Elsa Morante e a tutti i suoi libri. In un cinema! La prenotazione è obbligatoria, qui tutte le info. È richiesto un piccolo contributo per sostenere Associazione Artem e le sue attività. Ci tengo molto perché è il primo evento fuori dai “grandi centri” che sperimento. Prima io passo da Bologna per il mercato vintage e un pranzetto in città. È una gita che potreste meditare anche voi.
Hai bisogno di ispirazioni per le tue letture? Due contenuti freschi, freschi:
Books that made me, ti racconto i libri della mia infanzia.
A proposito, ho lanciato gli abbonamenti sul mio canale YouTube. Per ricevere video in anteprima o semplicemente sostenere il canale con 0,99 centesimi al mese. È un modo per rendere sostenibile la produzione di video e migliorare progressivamente la qualità grazie a nuovi strumenti e più tempo a disposizione per curare la parte editoriale. Grazie già da ora.
Sono ufficialmente aperte le iscrizioni al secondo incontro in libreria dei Mattoni Italiani, il 4 o il 5 aprile alla Hoepli. Vi ricordo che la prenotazione è valida solo per uno dei due incontri. Qui le info.
In calendario segnatevi anche questo appuntamento con Marina Pierri, autrice di Gotico Salentino per Einaudi. Il 27 marzo alle 20:30 saremo in live su YouTube con lei per discutere del “Gotico rivisitato”. Come è cambiato il “fantastico” da Shirley Jackson e Henry James fino a oggi?
Su questo argomento, ma in una declinazione diversa, arriverà a fine mese anche un contenuto extra per gli abbonati nella newsletter. Ti consiglio di abbonarti per godertelo subito, appena arriverà il 28 marzo.
Editoria e dintorni
Dream Count, il nuovo libro di Chimamanda Ngozie Adichie sta attraversando una sfilza di reprimende (ne ha parlato qui anche
). Sia per le polemiche sull’autrice stessa, accusata da tempo di transfobia, sia perché pare che il libro non sia il “ritorno” che ci si aspettava. Questa recensione di Vulture fa il punto.I librai e le libraie di Feltrinelli hanno scioperato per protestare contro lo stallo nelle trattative per il rinnovo contrattuale (scaduto 14 mesi fa).
La giostra delle fiere editoriali ritorna a girare: questo weekend, 21-23 marzo, a Roma e Milano tornano Libri Come e BookPride (io sarò presente a quest’ultimo il sabato, tutta la giornata o finché reggo).
Daria Bignardi ha lanciato il suo nuovo podcast sui libri, si chiama “Parlarne tra amici” come il titolo di Sally Rooney a cui è dedicato il primo episodio. Insieme a lei ci sono anche Stefano Sgambati e Silvia Righini. A livello autoriale è molto convincente, Bignardi è una voce intelligente e stimolante. Tuttavia, sembra una produzione molto classica, io sinceramente vorrei qualcosa di più fresco e pop, un po’ più spinto rispetto anche a Comodino de Il Post che io apprezzo moltissimo ma mancano voci fuori dal coro e lontane dai soliti giri, è una mia sensazione?
Tra i nuovi arrivi in libreria c’è un nuovo “sad girl” book: la raccolta Send Nudes di Saba Sams. “Tra Tinder ed esperienze sessuali deludenti, locali all'ora di chiusura, bagni di pub appiccicosi, festival musicali e iurte in cui si insegnano yoga, Sams scava a fondo nelle contraddizioni del desiderio, della solitudine e dell’identità femminile. Una raccolta folgorante, che segna l’esordio di una delle nuove voci letterarie più brillanti del panorama inglese”. Per altre novità in uscita, vi rimando a questo video in cui vi parlo dei titoli più interessanti della primavera (al momento).
Migliaia di libri usati a partire da 0,50 cent. E tutto, fino a massimo 5€! L’evento di libri più POP a Roma torna a LaRedazione, in via Carlo Emanuele I, 26, il 29 marzo.
Due uscite recenti nella letteratura italiana contemporanea che hanno in comune un tema spinoso come l’allontanamento volontario dalla propria famiglia: L’anniversario di Bajani e L’estate che ho ucciso mio nonno di Lombezzi (di cui vi ho parlato qui).
A turno, ogni editore durante l’anno attiva degli sconti, ora è il momento di Bompiani che promuove due libri scelti da una bella selezione a 11,90 euro. Una volta era a 9,90 euro ma l’inflazione colpisce duramente. È l’occasione di recuperare Teoria e pratica di ogni cosa, per un bel college novel (anche se è ambientato alle superiori), Gli indifferenti di Moravia per i Mattoni Italiani, Mai stati così felici per un romanzone familiare e L’acqua del lago non è mai dolce per una storia sul rapporto madre-figlia.
La crisi dell’editoria vista da chi scrive, l’articolo di Giuliana Zeppegno sul magazine Siamomine. Sullo stesso argomento – la sovrapproduzione, ma dalla prospettiva delle community di lettori – un video di Federica Urso.
È sempre bello sentir parlare di Dostoevskij.
Promozioni e affiliazioni
È ancora attiva la promozione su Storytel per avere 30 giorni di ascolto gratuiti (e non soltanto 15). Motivi per provarlo? C’è il nuovo romanzo di Barbara Kingsolver, Un mondo altrove (è un libro già pubblicato in passato da Kingsolver, ma riportato in libreria da Neri Pozza).
Stai programmando un viaggetto per Pasqua o per la primavera in generale? Io ti consiglio Revolut, una banca che ti permette di aprire un conto in pochi secondi, con commissione basse e utilissimo all’estero. Io l’ho usato in Giappone perché tra i più convenienti per i tassi di cambio. In realtà conviene per tantissime altre occasioni (come i bollettini pagoPA e altre incombenze), e soprattutto per risparmiare. Qui tutte le info se vuoi aprire un conto deposito con un bonus di benvenuto di 20 euro.
Se invece hai bisogni molto più elementari, con Hello Fresh ti portano a casa gli ingredienti precisi per cene veloci e gustosissime. Per chi, come me, sta cercando di imparare a variare in cucina ma è una pippa e ha bisogno di un aiutino. Usa il codice HELLOIT715 o vai qui per uno sconto sostanzioso sul tuo primo ordine. Consiglio le polpette in agrodolce, MAMMA MIA.
Vi lascio con un post che so che gradirete quanto me: una selezione di ritratti di scrittori con i loro cani.
Buon weekend e buona lettura!
Se hai dei suggerimenti su tematiche da affrontare, libri, meme e/o dritte di ogni tipo, scrivimi pure sui miei account social. Se vuoi informazioni sull’abbonamento scrivi a: info@nredizioni.it
Per quanto riguarda i podcast anche io sono alla ricerca di qualcosa di nuovo su libri e letture, per cui “sto tuned” in caso arrivino suggerimenti, anche in inglese. Nonostante non sempre sia focalizzato su cose che mi interessano, ascolto sempre il podcast del The New York Times Books perché ho una crush per Gilbert Cruz e sentire la sua voce che parla di libri per me è sempre un momento di benessere 😄
Come sempre d'accordissimo con te per le riflessioni e le analisi critiche che porti sul mondo dell'editoria, tuttavia nonostante la situazione sia sicuramente pessima penso valga la pena di accennare a realtà che si danno stra da fare per fare cultura. Penso alla Scatola lilla di Milano, dove ogni giorno ci sono eventi; a Tra le righe di Roma, con tanti eventi a 10 euro con cui è incluso l'aperitivo proprio per rendere questi eventi sostenibili economicamente ma anche invogliare persone a vedere nella libreria un punto di ritrovo e non solo un negozio; o I libri di Eppi di Torino, che dedica tantissimo del suo tempo libero a raggiungere lettori e lettrici in tutta Italia, e così via. All'estero le presentazioni son quasi sempre a pagamento, quindi queste realtà italiane che cercano di fare cultura cercando di fare i conti con un pubblico poco propenso a investire in essa, penso siano una gran cosa :)