Come ci si riprende dai capolavori? – Inside Books #28
Chi ha una lista infinita di autori e autrici e una selezione mentale di tutti i libri da leggere prima di morire, non sceglie MAI casualmente
Come ci si riprende da un capolavoro? Questa Pasqua ho iniziato, per caso, a leggere Mare di Papaveri di Amitav Gosh. Ok, non per caso. Chi ha una lista infinita di autori e autrici e una selezione mentale di tutti i libri da leggere prima di morire, non sceglie MAI casualmente. Sa bene quali penne siano incensate da pubblico o critica o entrambi e sceglie accuratamente i libri cartacei con cui tornare a casa. Questo non è un lavoro per principianti. Quindi sì, sapevo già che la trilogia dell’Ibis sarebbe stata una lettura valida, ma non credevo sarebbe entrata tra i capolavori della vita. Che miscredente.
Si tratta di un romanzo storico corale – con una pletora di personaggi bizzarri, maliziosi, ingenui, infidi, eroici, profetici, maledetti – con un pizzico di realismo magico-mitico che ricorda Salman Rushdie (ma con decisamente meno follia) e incentrata sulla narrazione del traffico di oppio tra India e Cina sotto il governo dell’Impero britannico. Il più pulito ha la rogna, insomma.
Chiaramente lo sguardo è post-coloniale, con una predilezione per i personaggi femminili sorprendenti, il plurilinguismo e il sincretismo religioso, rimanendo comunque accuratissimo nelle descrizioni storiche. Insomma, uno di quei romanzoni incredibili. Ora DEVO al più presto recuperare i volumi successivi. E no, non abbandonerò, come faccio di solito, le saghe. Questa no, lo giuro. Ve ne ho parlato anche nell’ultimo video su i preferiti del mese. Ah, e se hai perso le novità sul canale YouTube, ti avviso che è uscito il nuovo Libro di Melma di Pasqua.
È ufficialmente iniziata la terza tappa del nostro gruppo di lettura sui Mattoni Italiani, un percorso lungo tutto il Novecento per conoscere i migliori scrittori del secolo. Tra maggio e giugno leggeremo Gli indifferenti di Alberto Moravia, il suo romanzo d’esordio scritto all’età in cui io facevo fatica persino a pettinarmi i capelli. Annunceremo più avanti l’apertura delle prenotazioni agli incontri in libreria dove, come sempre, a fine evento vi timbrerò libri e passaporti (che, se siete a distanza, potete anche farvi spedire facendo un ordine su hoepli.it con almeno un volume presente in fondo a questa pagina) con l’ex-libris personalizzato, prodotto da TimbriWeb, il sito che ha creato tutti i timbrini dei Mattoni – dall’inizio a oggi – che doniamo ai founding member della newsletter.
Se anche voi sognate di avere un vostro ex-libris per segnare e personalizzare tutti i volumi della vostra biblioteca personale, è il sito che fa per voi.
Editoria e dintorni
James di Percival Everett ha vinto il Premio Pulitzer di quest’anno. Forse è una mia impressione, ma ultimamente o alla giuria parte la brocca e premiano titoli insipidi come quello dell’anno scorso oppure, all’opposto, fanno scelte citofonatissime. Boh. Per carità, anch’io ho segnalato più volte il titolo, ma ha già vinto tanto. Il bello dei premi è anche dare risalto (e supporto materiale, dato che si vince del denaro) a nuove voci e prospettive. In effetti, pare che non fosse la prima scelta quella di Everett, ma nemmeno la seconda o la terza… bensì la quarta. Lo racconta bene il New York Times che spiega come si sia arrivati al titolo di Everett dopo non aver raggiunto l’unanimità su altri vincitori (favoriti).
Fazi Editore ha spento le sue prime trenta candeline. Sono più vecchia di una casa editrice? Ebbene sì, è un problema di noi bellissime. Per festeggiare, acquistando due titoli dal loro catalogo, si otterrà in cambio una bellissima tote bag, illustrata da Andrea Ucini, fino a esaurimento scorte, online e nelle librerie aderenti. Siamo tutte matte per le sportine di tela, ok? Inutile fingere. Qui i dettagli dell’iniziativa e qui i miei consigli per gli acquisti.
È morto Mario Vargas LLosa (1936-2025), premio Nobel per la Letteratura nel 2010, autore peruviano, naturalizzato spagnolo. Il suo titolo più famoso è La zia Julia e lo scribacchino del 1977. Qui l’omaggio di Melania Mazzucco.
Dopo l’avanzata del Romance, un altro genere sta conoscendo una stagione di trasformazione e rinascita autoriale e commerciale, secondo il Giornale della Libreria: l’horror.
Ha fatto discutere la scelta di una casa editrice indipendente – Conduit Books – di pubblicare narrativa rivolta principalmente a uomini, promuovendo in gran parte autori di sesso maschile. Sono ancora indecisa se considerarli dei troll, ma per il momento ringrazio tantissimo internet per i meme e i commenti che mi hanno regalato grandi risate. Vi consiglio di leggere l’articolo del Guardian in cui viene intervistato il genio dietro a questa operazione, l’autore Jude Cook, che crede davvero che la narrativa femminile abbia preso il sopravvento. Forse intende RISPETTO AI MILLENNI di silenziamento a cui è stata sottoposta? Giuro, vi promette grasse risate.
Un’ode ai personaggi femminili sgradevoli di Rumaan Alam sul New Yorker. Team Emma Bovary da una vita.
Sono troppe le nuove uscite in libreria a maggio ma limitiamoci a segnalare:
il progetto magnifico per i 60 anni della collana Oscar di Mondadori;
L’inventario dei sogni, l’edizione italiana del nuovo romanzo di Chimamanda Ngozie Adichie, i pareri esteri sono un po’ meh ma è sempre un evento degno di nota visto che il Times l’ha definito “un Guerra e pace femminista”;
arrivano in versione economica per la nuova collana BUR letteraria – dedicata ai “libri che hanno lasciato un segno nella letteratura del nostro tempo e che sono ormai considerati classici contemporanei” – tre libri di Annie Ernaux, premio Nobel per la Letteratura nel 2022 e pubblicata in Italia da L’Orma Editore. Si tratta di un caso di collaborazione tra due case editrici per beneficiare l’una dall’altra: BUR si accaparra la distribuzione di un’autrice prestigiosa, e L’Orma si avvale di una rete di visibilità più grande per far conoscere una sua penna. Anche i lettori ne traggono un vantaggio perché i libri costano leggermente di meno in versione tascabile;
una novità made in SUR, Donna sul filo del tempo, venduta come “una pietra miliare della speculative fiction femminista”.
Appuntamenti e miscellanea
I luoghi d’incontro e di comunità nelle città sono solo spazi di consumo. Non si esce più semplicemente per stare fuori ma per consumare esperienze. La socialità passa ormai quasi esclusivamente dall’acquisto. È una deriva che si può cambiare? Io nel mio piccolo cerco di farlo, attraverso eventi culturali e divulgativi, il più possibile gratuiti e spontanei ma non è sufficiente. Qui qualche idea.
Ci vediamo questo sabato – 10 maggio, alle ore 11 – al Circolo dei Lettori di Torino per un evento extra dei Mattoni Italiani, dedicato alle autrici che hanno reso grande il Novecento letterario, troppo spesso ignorate dal canone. Con un focus su Natalia Ginzburg. Sarà una chiacchierata aperta a tutti, fino a esaurimento posti in sala. Dai, venite.
Sì, sempre a Torino la prossima settimana ci sarà il Salone del Libro. Sì, ho tanti eventi a cui parteciperò come relatrice e/o uditrice. Sì, sono già esaurita. La prossima settimana arriva un recap con tutti gli appuntamenti, non temete. Sarà uno speciale della newsletter sul SalTO. Anche perché alcuni devono ancora essere confermati. Sì, siamo messi così.
Sono aperte le prenotazioni per il viaggio che faremo in autunno in Cina. Mi sentite urlare? Qui tutti i motivi per cui dovreste venire: bassa stagione, tante meraviglie del mondo in una decina di giorni e tour estremamente curato in ogni sua tappa. Sogno di andare nel paese del dragone da quando ho letto per la prima volta Mo Yan. TANTI anni fa.
Vi saluto con una striscia di Tom Gauld che riesce sempre a placare tutte le ansie della modernità frenetica con il suo umorismo elegante e letterario.
Buone letture!
Se hai dei suggerimenti su tematiche da affrontare, libri, meme e/o dritte di ogni tipo, scrivimi pure sui miei account social. Se vuoi informazioni sull’abbonamento scrivi a: info@nredizioni.it
Numero della newsletter molto sentito dato che sto leggendo (e quasi finendo) 4321. Penso non mi riprenderò facilmente 🥲